Le opere di Stefano Frascarelli a Bastia fino al 10 gennaio

Le opere di Stefano Frascarelli a Bastia fino al 10 gennaio

Le opere di Stefano Frascarelli a Bastia fino al 10 gennaio
La personale sarà arricchita da due inediti che Frascarelli ha inteso realizzare per la speciale ambientazione nella gotica chiesa collegiata di Santa Croce.

«Sono campiture libere le sue, non costrette da un disegno preventivo», scrive Domenico Iaracà su Art Vibes. La chiesa museo di Santa Croce, nel centro storico di Bastia Umbra, offrirà un saggio della recente produzione dell’artista assisiate Stefano Frascarelli. E’ stata inaugura martedì 8 dicembre la personale di pittura di Stefano Frascarelli, curata da Domenico Iaracà.
La mostra, inserita nel programma Bastia for Christmas dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bastia Umbra, è la naturale prosecuzione di “Dalla terra al cielo. Altri luoghi dove essere felici”, esposizione da poco conclusa ad Assisi delle opere pittoriche del giovane artista.

«L’Amministrazione è lieta di ospitare questa personale di arte contemporanea all’interno del cartellone Bastia for Christmas ed in uno dei luoghi storici più belli della città – dichiara l’assessore alla Cultura, Claudia Lucia. La mostra dopo Bastia si trasferirà a Vicenza ed in marzo sarà a Napoli, per le giornate di primavera del Fai».

Frascarelli ha già esposto alcune delle sue opere astratte a Bastia durante la rassegna estiva AcousticRoccaFestival 2015, creando un insolito, ma estremamente piacevole ed azzeccato, connubio con le note jazz di Ramberto Ciammarughi e la straordinaria voce di Patrizia Bovi, grazie ai suoi pannelli in plexiglas e smalti dai toni cromatici accesi, collocati sul palco della Rocca baglionesca.

La personale, aperta fino al 10 gennaio, sarà arricchita da due inediti che Frascarelli ha inteso realizzare per la speciale ambientazione nella gotica chiesa collegiata di Santa Croce.

Dopo un periodo in cui Frascarelli si è dedicato ad opere a tema paesaggistico dalle atmosfere sempre più rarefatte e non prive di significati simbolici, la produzione più recente dell’artista vira verso opere informali in cui macchie di colore coprono superfici trasparenti che lasciano quindi trapelare ancora la luce, nonostante lo strato di colore.

Frascarelli è nato ad Assisi nel 1981, dipinge da quasi dieci anni senza aver frequentato né accademie, né istituti d’arte. «Dal 2009 – scrive – ho aperto una galleria d’Arte in centro ad Assisi dove espongo e vendo i miei lavori insieme a quelli di altri artisti italiani. Dipingo paesaggi astratti. I primi erano ad olio su carta o su tavola e principalmente di piccoli formati. Ora preferisco utilizzare gli smalti e, come supporto, il plexiglass. Di questo supporto mi piace la pulizia della superficie – prosegue -, il modo in cui consente al colore di scorrere e la trasparenza che permette di avere contemporaneamente due versioni di uno stesso quadro. Una costante di molti lavori è la linea che descrive il paesaggio, a volte netta ed evidente, altre meno marcata e più sfuggente. Un confine tra i colori, un luogo dove si concentra l’occhio. Con gli smalti ed il plexiglass la linea e la sintesi ordinata si rompono e lasciano spazio all’invadenza dei colori netti e vitali».

 

Stefano Frascarelli

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