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da Catia Degli Esposti
Passaggio a livello Ospedalicchio, parla l’assessore Degli Esposti Rete ferroviaria italiana deve procedere con l’operazione di trasformazione del passaggio a livello eliminando le barriere automatiche per ragioni di sicurezza. La chiusura delle barriere non sarà più automatica (azionato da un pedale che il treno schiaccia avvicinando al PL), ma sarà azionato dalle due stazioni più vicine di Ponte San Giovanni e Bastia Umbra. La modifica è in fase di ultimazione e, chiaramente, i tempi di attesa aumenteranno rispetto a quelli odierni perché servirà il tempo di percorrenza del treno che partirà da una stazione o l’altra. Quella di Bastia Umbra è più vicina e quindi impiegherà di meno, più tempo, ma non oltre 6 – 8 minuti da Ponte San Giovanni come già indicato da Rfi.
Il neo segretario del Pd Erigo Pecci mi attribuisce responsabilità in merito alla mancata realizzazione dell’intervento dell’infrastruttura per l’eliminazione del PL con lo stesso stile (contrapposizione politica fine a se stessa e informazione fuorviante ai cittadini) con cui ha dichiarato che l’attesa per l’apertura delle barriere sarà circa di venti minuti quando in realtà il tempo necessario, nel caso di partenza del treno da ponte san Giovanni si aggirerà sui 8/10 minuti.
E comunque un disagio importante per i nostri cittadini, rispetto ad un progetto di eliminazione di questo PL su cui si ragiona da tantissimo tempo o meglio forse si potrebbe dire si è perso tantissimo tempo.
È del lontano 2004 la convenzione in cui Regione, Comune di Bastia Umbra e Rfi si impegnano per la eliminazione di quattro PL posti sulla linea Foligno Terontola ubicati nel territorio di Bastia Umbra. I quattro PL sono quelli di Via San Rocco, Via Firenze a carico del comune di Bastia Umbra , quello sulla strada traversa del Vicinato ed infine quello sulla S.R. 147 a carico della Regione Umbria.
Negli anni 2004 e 2005 la provincia di Perugia, per conto della regione avvia una prima ipotesi di progetto preliminare dove, attraverso l’infrastruttura per l’eliminazione del sottopasso, prevedeva anche il collegamento tra la SS 75 e la SS 318 PERUGIA Ancona tramite il nuovo svincolo di Ospedalicchio e la nuova rotatoria realizzata.
A fronte di risorse già stanziate dalla regione per questo progetto (circa 4.000.000,00 di euro) la provincia alle prese con interferenze riscontrate del campo pozzi di Petrignano e linee idriche presenti elabora una nuova proposta che interessava la zona industriale limitrofa ma che faceva venir meno l’importante collegamento viario.
Sulla base di queste valutazioni sin dal 2006 il comune di Bastia Umbra chiede il proseguimento dell’iter progettuale iniziale.
Nel 2010 il sindaco Stefano Ansideri convoca tutti gli enti interessati a Bastia sollecitando la realizzazione del progetto. Incontri e sollecitazioni anche negli anni successivi anche perché RFI sollecita l’intervento in un’ottica di miglioramento del servizio sul tratto Foligno Terontela.
Nel 2015, constando che la Provincia non è stata in grado di realizzare il progetto, si propone che Rfi divenga soggetto attuatore e la regione da il suo assenzo.
Il 4 Marzo 2016 incontro Regione, Rfi, Provincia, Umbria Acque e Comune di Bastia Umbra con relativo sopralluogo sul posto e con RfI pronta per la definizione del progetto preliminare e stipula di una nuova convenzione.
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A questo punto ci si rende conto che il progetto deve essere assoggettato alla procedura VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e si comincia a discutere da chi debba essere seguita la procedura, oggettivamente di competenza regionale che invece si aspetta che sia RFI ad eseguirla, oltre alla mancata elaborazione da parte della provincia di elementi della parte strutturale del progetto da cui RfI deve ripartire.
E qui ci siamo nuovamente arenati nel 2017…
Ed è di qualche settimana fa la comunicazione che la Provincia vorrebbe riproporre la soluzione minima che interessa la zona industriale ma non completa la viabilità che assicurerebbe il collegamento tra la PERUGIA Ancona e la SS 75.
Sono passati quasi quindici anni, ancora nessun progetto definitivo attraverso cui poter pensare alla realizzazione dell’ infrastruttura. L’amministrazione, a fronte della messa in sicurezza del PL, continuerà nel sua azione incessante di sollecito alla regione per la realizzazione dell’intervento.
Magari, segretario Pecci, la mia azione o quella congiunta della giunta fosse stata in condizione di poter intervenire con efficacia su enti sovraordinati dove il fattore tempo sembrerebbe essere un fattore trascurabile e non rilevante.
Ah … ricordiamoci anche che abbiamo quattro milioni di euro circa accantonati in qualche capitolo di bilancio che sono lì giacenti da 15 anni …
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