Chiese di Natale [Video], valorizzare memoria a Bastia messa a San Nicola
Chiese di Natale – del Direttore, Marcello Migliosi – La manifestazione “Le chiese del Natale” ha preso vita a Bastia Umbra, offrendo un’opportunità unica per riscoprire le radici storiche e affettive del territorio. Sei chiese del luogo, tra cui la chiesa di San Marco, sono state valorizzate per raccontare il vissuto delle famiglie che hanno plasmato la comunità. Questo progetto non solo celebra il Natale della memoria, ma invita a riflettere sul legame profondo tra luoghi, persone e oggetti.
Gli oggetti esposti rappresentano simboli di un passato condiviso, ricchi di storia e significato. Ogni elemento è corredato da una didascalia scritta da Emanuele Boccali, giovane studente che ha ricostruito le vicende di ogni chiesa e degli oggetti presenti. L’iniziativa mira a far dialogare passato e presente, restituendo alla comunità l’essenza delle sue origini.
Tra le chiese coinvolte, ognuna custodisce una parte di storia locale, raccontata attraverso oggetti e narrazioni. «Questo progetto – ha detto al termine della celebrazione religiosa l’assessore Paolo Ansideri – non è solo un evento natalizio, ma un viaggio nella memoria collettiva. Per rafforzare questo legame, il 12 gennaio si terrà un tour organizzato: un pullman collegherà i centri di Ospedalicchio, Costano, Bastiola e Bastia, toccando le piccole chiese e offrendo ai partecipanti un’esperienza unica di riscoperta culturale».
«L’iniziativa – ha aggiunto – è aperta a tutti coloro che vogliono immergersi nel cuore della comunità locale. Un modo per viaggiare “a casa propria” – ha specificato Paolo Ansideri -, vivendo il territorio con occhi nuovi e riscoprendo la bellezza della memoria condivisa. Buon Natale a tutti e un invito a partecipare a questa celebrazione della storia e degli affetti».
Don Jean Claude Kossi Anani: “Missionari di pace e condivisione”
Nella chiesetta di San Nicola, a Bastiola di Bastia Umbra, Don Jean Claude Kossi Anani ha tenuto un’omelia ricca di significato, sottolineando l’importanza dell’eucaristia come momento di incontro con Cristo e come mezzo per costruire comunione tra le persone. “La parola di Dio si incarna, si rende tangibile nell’eucaristia”, ha affermato, ricordando che ogni volta che si riceve la comunione, questa deve generare unità e condivisione.
Don Jean Claude ha poi invitato i presenti a riflettere sul messaggio di umiltà insito nell’incarnazione di Cristo, nato in un piccolo villaggio tra pastori, una categoria spesso emarginata nel mondo semitico. “Dio dà valore a chi non è considerato dalla società, e anche noi dobbiamo guardare con attenzione a queste persone”, ha detto, invitando alla solidarietà con chi vive ai margini.
Essere missionari della gioia e della pace
Durante l’omelia, il sacerdote ha sottolineato l’importanza di diventare “missionari della gioia, della condivisione e della pace”, soprattutto in un mondo segnato da conflitti. “Il luogo dove è nato il Re della pace oggi non conosce pace”, ha dichiarato, criticando il ruolo dell’industria bellica: “Chi fabbrica armi contribuisce alla mancanza di dialogo”. Ha esortato quindi a pregare per un cambio di mentalità, auspicando una società meno prepotente e più dialogante.
Un cristianesimo di altruismo
Don Jean Claude ha ribadito che il cristianesimo è altruismo, non individualismo. Citando Maria, che dopo aver ricevuto l’annuncio dell’angelo si mise in cammino per aiutare la cugina Elisabetta, ha sottolineato come la fede cristiana implichi l’attenzione per l’altro, specialmente per chi è solo o sofferente. “Maria ha portato Gesù alla periferia. Anche noi siamo chiamati a raggiungere chi vive nell’isolamento, specialmente in questo periodo natalizio”, ha spiegato.
L’eucaristia come trasformazione
Il sacerdote ha poi invitato i fedeli a vivere il significato profondo dell’eucaristia, che trasforma il pane e il vino nel corpo e sangue di Cristo. “Quando rispondiamo ‘Amen’ alla comunione, dobbiamo chiedere di essere realmente corpo di Cristo nel mondo”, ha detto. Ha concluso esortando alla conversione personale e collettiva: “Solo vivendo il Vangelo possiamo portare pace e serenità nel cuore, nella famiglia, nel quartiere e nel mondo”.
Don Jean Claude Kossi Anani ha concluso l’omelia ricordando che il Natale non è solo un momento di celebrazione personale, ma l’occasione per aprirsi agli altri, seguendo l’esempio di Cristo.
Norberto Pizzardi, presidente dell’associazione che ha organizzato – insieme al Comune – l’evento di oggi a Bastiola di Bastia Umbra, ha ringraziato personalmente Jean Claude, Don Maurizio Biagioni e Paolo Ansideri, rappresentante dell’amministrazione locale.Un ringraziamento fondamentale va alle famiglie Ridolfi, che con entusiasmo hanno messo a disposizione la loro chiesa per l’evento.
Riconoscimenti
L’intervento delle famiglie Ridolfi è definito da Pizzardi “essenziale” per il successo dell’iniziativa. L’entusiasmo e la partecipazione mostrati nel rendere disponibile la chiesina sono stati considerati un esempio di generosità. Il messaggio di ringraziamento viene così esteso a tutta la comunità, sottolineando l’importanza del loro gesto.
Commenta per primo