del Direttore, Marcello Migliosi
Ci siamo, il concerto in memoria di Fabrizio De Andrè sta per arrivare. Questa sera alle ore 21, la sua band storica salirà sul palco di Piazza Mazzini per ricordare il leggendario Faber, il cantastorie poeta.
“Dall’ingenuità possono nascere dei piccoli miracoli, o anche delle grandi stronzate.” Di rottura, come sempre Fabrizio De Andrè lo è sempre stato ed era in grado di farti piangere e di farti ridere, di obnubilarti la mente e e di farti gioire con le su poetiche filastrocche. Che i versi di Fabrizio De André siano considerati da molti “poesia” non è una novità, ma vedere, per esempio, analizzata «La guerra di Piero» come un vero componimento letterario è la dimostrazione più chiara di come il cantautore genovese sia riuscito con musica e parole a infrangere e ampliare i confini della letteratura e della poesia.
A spiegarlo è stata Federica Ivaldi, dottore di ricerca in Studi Italianistici all’Università di Pisa e autrice del volume scritto insieme al musicologo Claudio Cosi “Fabrizio De André. Cantastorie fra parole e musica” (ed. Carocci), che in un incontro organizzato dal dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica nell’ambito del ciclo di Seminari di interpretazione testuale ha trattato la ballata di De André e i suoi “versi sepolti in un campo di note” con il metodo della critica letteraria.
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Il Comune di Bastia, nell’ambito del cartellone “Bastia sotto le stelle” ha voluto organizzare, per il 14 luglio 2018, un doppio appuntamento con la musica dedicata a Fabrizio De Andrè. Oltre al concerto previsto per le 21 in piazza Mazzini con quella che è stata la sua storica band, il pomeriggio due dei quattro musicisti di sempre di Faber, Ellade Bandini e Michele Ascolese, incontreranno gli studenti di musica della scuola comunale di Bastia Umbra.
Un evento esclusivo che vede la partecipazione di gran parte dei musicisti che con il “poeta del mare”, hanno condiviso emozioni, concerti e momenti di vera e propria vita quotidiana, plasmando le vibrazioni sonore impresse poi nei dischi. Il programma seguirà l’esatta scaletta dei brani proposti nell’ultima apparizione del “Maestro” a Roma nel Febbraio del 1998 al Teatro Brancaccio.Il Comune di Bastia Umbra – Assessorato alla Cultura – nell’ambito della manifestazione “Bastia sotto le stelle” ha organizzato per il 14 Luglio 2018 un doppio appuntamento culturale all’insegna della musica dedicata a Fabrizio De Andrè. Oltre al Concerto previsto per le ore 21.00 in Piazza Mazzini, nel pomeriggio è stato pensato un incontro con due dei quattro storici musicisti del poeta: Ellade Bandini e Michele Ascolese. Un’ occasione di incontro importante e molto particolare.
Un evento esclusivo che vede la partecipazione di gran parte dei musicisti che con il “poeta del mare”, hanno condiviso emozioni, concerti e momenti di vera e propria vita quotidiana, plasmando le vibrazioni sonore impresse poi nei dischi. Il programma seguirà l’esatta scaletta dei brani proposti nell’ultima apparizione del “Maestro” a Roma nel Febbraio del 1998 al Teatro Brancaccio.
Soffermandosi su voce, metodo compositivo e costruzione musicale, Federica Ivaldi ha descritto il De André cantastorie citando un appunto scritto nel 1984 sul risvolto di copertina di “Teorema” di Pasolini (la copia è ora conservata nell’Archivio Fabrizio De André presso la Biblioteca della facoltà di Lettere e Filosofia di Siena), dove spiega il suo particolare modo di essere cantautore, definito da lui stesso “un minuscolo suggeritore di comprensione e tolleranza tra i suoi simili”, firmandosi nello stesso appunto “Cantastorie di se stesso e dei suoi molti e tormentati fratelli”. «La guerra di Piero», scritta nel 1964 e diventata negli anni sessanta un inno antimilitarista, la ballata dell'”antieroe” cantata dagli obiettori di coscienza, è uno degli esempi della produzione musicale di De André che meglio rappresentano questo tipo di poetica, dove la componente narrativa è fortissima.
Un’ottima sintesi del brano la offre Roberto Vecchioni, che lo ha descritto così: “Ci sono due uomini uno davanti all’altro, uno spara e si salva. L’altro non spara e muore. Ma chi è che vince? Vince sempre quello che non spara.
Una curiosità che forse non tutti conoscono: fu Villaggio a dargli il soprannome di Faber, un omaggio a quei pastelli che il cantautore amava tanto.
Non mancheranno nell’ambito del Concerto dei momenti intimi in cui gli artisti racconteranno aneddoti e storie di Fabrizio, per ricordarlo sempre con un grande romantico sorriso evocativo. Un concerto unico ed esclusivo per ricordare la grande figura di Fabrizio De Andre’ che ha influenzato con le parole e le sonorità la cultura musicale degli ultimi 40 anni. (123)Gli Storici musicisti:
Mario Arcari: Fiati
Michele Ascolese: Chitarra
ElladeBandini: Batteria
Giorgio Cordini : Chitarra
Con la partecipazione di:
Mimmo di Tullio: Voce
Andrea Nebbiai: Basso
Fabrizio De Melis: Violino
Paolo Verini: Tastiere
Il grande Faber viene sempre ricordato dal M^ Nicola Piovani, nei suoi concerti in tour per il Paese in “La Musica è Pericolosa” con “Il Bombarolo” tratto da La storia di un impiegato.