Muore motociclista belga, era in Italia con il fratello [FOTO e VIDEO]

Muore motociclista belga

Era in Italia con il fratello, il motociclista belga morto nell’incidente sul ponte di Bastiola di Bastia Umbra. Alloggiavano entrambi in un hotel della zona ed erano arrivai in Umbria, a Petrignano di Assisi, per la “Notte arancio”, organizzata dal moto club petrignanese Jarno Saarinen L’uomo, del ’66, da quanto appreso ha fatto tutto da solo. La tragedia è successa intorno alle ore 6,30 del 13 agosto 2015.

Dalle prime indiscrezioni il centauro, alla guida di una motocicletta una BMW di grossa cilindata, proveniva da Bastiola e ha perso il controllo. La moto ha urtato con il pedalino il marciapiede del ponte. Da lì la perdita del controllo della moto, una BMW 1300 cc. L’uomo si è schiantato sul palo della luce, posizionato in cima al ponte. La moto ha continuato la sua folle corsa per andarsi a fermare poco prima del centro dell’incrocio.

Da quanto appreso, i due fratelli dopo aver fatto festa al moto raduno internazionale, erano tornati in albergo lasciano le moto a Petrignano. Al mattino il belga è torna nella frazione assisiate per andare a riprendere la motocicletta e sul ponte di Bastia Umbra, la tragedia.

Muore motociclista belga

Il centauro è morto sul colpo. Per lui nessuna possibilità di salvezza. Ai sanitari del 118 non è rimasto altro che confermare la morte dell’uomo. Il manubrio dalla violenza si è, letteralmente, avvolto attorno al palo, mentre la moto, come scritto, ha continuato la sua folle corsa.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del radiomobile di Assisi, al seguito del maggiore, Marco Sivori, in supporto a loro gli agenti del commissariato di polizia di Assisi per bloccare il traffico, i vigili del fuoco del distaccamento assisiate, una pattuglia della Polizia locale di Bastia Umbra e il 118 che non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Non ci sarebbero altre persone, coinvolte, anche se in un primo momento si era parlato di un secondo passeggero in sella alla potente moto. Le pedane posteriori della BMW però inducono a pensare che la vittima, al momento della tragedia, sia stata realmente sola.

Il motociclista avrebbe partecipato, ieri sera, al motoraduno internazionale jarno saarinen di Petrignano di Assisi.

«Non avevo l’orologio con me, ma saranno state le sei e quindici», sono le parole della prima persona che ha cercato di portare soccorso al motociclista belga.«Ho cercato di soccorerrlo, ma ho capito subito che non c’era più niente da fare – afferma -, mi sono attaccato al telefono per chiamare i carabinieri e il 118. Accanto a me è arrivato anche un altro ragazzo e ci siamo resi conto subito che era tragedia». L’uomo non ha visto l’incidente. «Sono arrivato che era già successo – racconta -, ero in auto, sono stato sì il primo e ho fatto ciò che ho potuto, ma non è servito a niente»


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