La porchetta di Costano a Perugia in piazza Partigiani

La porchetta di costano a Perugia in piazza Partigiani

La porchetta di Costano a Perugia in piazza Partigiani

 “Abbiamo notato questo piccolo locale chiuso e abbiamo pensato di farlo tornare a vivere con la nostra Porchetta” – spiega la famiglia Lunghi che ha aperto il nuovissimo punto vendita della Porchetta di Costano in piazza Partigiani n. 24 (accanto al bus terminal), nel cuore della città. I perugini sono stati sempre grandi consumatori di questa prelibatezza umbra tanto che i porchettai di Costano erano presenti con il loro prodotto all’antica fiera di ferragosto che si svolgeva a Monteluce nei primi anni del Novecento. E non solo, si tratta di un vero e proprio ritorno, perché Luigi Lunghi negli anni ’70 e ’80  vendeva la sua prelibata porchetta al mercato coperto di Perugia, oltre ad essere presente a Bastia Umbra.

E così, dal desiderio di valorizzare e promuovere un’antica tradizione umbra ed uno dei prodotti considerati eccellenza della nostra terra e delle nostre origini contadine,tornaa Perugiala gustosa carne e sarà possibile degustarla gratuitamente sabato 22 febbraio 2020 a partire dalle ore 16:00 nel nuovo punto vendita.

A tagliare la prelibata eccellenza umbra sarà proprio Luigi Lunghi, uno degli ideatori della rinomata sagra che si svolge ogni anno a Costanonel mese di agosto. Sulla parete del nuovo locale, accanto alle foto storiche in bianco e nero,si legge:“Questa storia è iniziata più di cinquanta anni fa a Costano. Lì, dove l’arte della Porchetta si è fatta Cultura e Tradizione, c’era una volta Luigi Lunghi, che ancora oggi seleziona sapientemente i migliori suini, li insaporisce con la sua ricetta segreta (finocchietto, rosmarino e chissà…!) e sforna, dopo una lunga cottura, la sua prelibata Porchetta.”

La storia della Porchetta di Costano risale a molti secoli fa. Nel suo libro “Un Paese un mestiere. Costano e i porchettai.”, l’autore Antonio Mencarelli riporta il testo di una nota che si legge nel registro n. 332, foglio 132, anno 1584, del Sacro Convento di Assisi e che costituisce il più antico documento conosciuto attestante la lavorazione della porchetta a Costano. La nota racconta che un certo Giomo de Lilloccio di Costano, lavoratore del podere di fra’ Gregorio, rifornisce di porchetta i frati della basilica di San Francesco. E puntualmente torna l’annosa questione del riconoscimento IGP – Indicazione Geografica Protetta della porchetta di Costano. Ma questa è un’altra storia…

Giancarlo Lunghi

porchettadicostano@gmail.com

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*