Ballottaggio, si tratta ad oltranza per riunificare il centrodestra
BASTIA UMBRA Si tratta ad oltranza per riunificare il centrodestra in vista del ballottaggio. Ieri serie di riunione fino a notte fonda. Oggi la decisione, l’impressione è che il matrimonio alla fine si farà ma i colpi di scena sono all’ordine del giorno. C’è tempo fino a mezzogiorno di oggi per eventuali apparentamenti in vista del ballottaggio della settimana prossima, e in casa centro- destra si fanno i conti. Quanto costerebbe al centrodestra di Paola Lungarotti il matrimonio con la Lega ed eventualmente con la li sta Catia Degli Esposti sindaco? I conti sono presto fatti: in caso di apparentamento con la Lega con conseguente vittoria, da quattro consiglieri lungarottiani e due a testa per Fratelli d’Italia, Bastia Popolare e Forza Italia, si passa a quattro consiglieri Lega, due Lungarotti sindaco, 2 FdI e uno a testa per Bastia Popolare e FI.
Se poi l’accordo comprendesse anche la civica della candidata degli Esposti, FdI perderebbe uno scranno in favore di Degli Esposti sindaco.
Anche per questo le resistenze sono abbastanza nette, e più che apparentamento, si preferirebbe un “matrimonio di comodo”: la Lega potrebbe ottenere un vicesindaco e un assessore e si terrebbe i suoi due consiglieri di minoranza che farebbero parte della maggioranza, e nessuno della coalizione vincente al primo turno, almeno per quanto riguarda il posto in consiglio. Ieri mattina, Degli Esposti ha rassicurato i 3.211 bastioli “che hanno dato fiducia al progetto della coalizione che mi ha sostenuto” che “questo grande patrimonio di idee, di progettualità e di voglia di cambiare in meglio la nostra Bastia Umbra non sarà disperso, né vanificato, e ancor meno barattato”.
Ma si muove pure lo sfidante Lucio Raspa: “Chiedo a tutte le forze politiche che hanno fatto votare per cambiare l’attuale amministrazione di unirsi alla nostra coalizione: costruiamo insieme un nuovo ‘Patto per Bastia’, al di là degli steccati ideologici. Un patto per e con i bastioli che vogliono cambiare 10 anni di amministrazione”.
Sembrerebbe un appello al M5s (e a Fabrizia Renzini), ma i pentastellati lo respingono al mittente: “Al primo turno il ci siamo presentati senza apparentamenti e alleanze. E così sarà al ballottaggio. Il M5s non mercanteggia voti. Né a destra, né a sinistra. Qualora ci fosse assegnato un seggio in consiglio comunale ci adopereremo con ogni mezzo affinché tutte le istanze contenute nel nostro programma possano essere adottate e messe in atto, valutando in modo non pregiudiziale le altre proposte, poiché le idee non sono né di destra né di sinistra, o sono buone o sono cattive”. di Flavia Pagliochini
Nemmeno gli insulti e le umiliazioni personali cambieranno l’esito: “ogni simile ama il suo simile”