Questione pini, Lungarotti; «Tanto è sempre colpa degli altri, no?»

Amministrazione Pecci e la questione dei pini di via San Francesco

Questione pini, Lungarotti; «Tanto è sempre colpa degli altri, no?»

Questione pini, Lungarotti; «Tanto è sempre colpa degli altri, no?»

di Paola Lungarotti – Sulla questione pini di via San Francesco non si può stare zitti dopo aver letto le dichiarazioni dell’Amministrazione comunale. Di nuovo le responsabilità all’amministrazione Lungarotti per aver rigenerato un’area urbana oramai al collasso, sia per la viabilità che per i sottoservizi.

L’amministrazione Lungarotti a suo tempo ha raccolto l’opportunità del PNRR per intervenire sulle fogne e sul manto stradale dissestato in maniera pericolosa dalle radici dei pini. Una scelta sbagliata? No, una scelta necessaria e improcrastinabile, una scelta di sicurezza e di decoro. Erano i lavori da effettuare a relegare i pini dalla classe C alla classe D, non certamente l’amministrazione Lungarotti.

Per l’amministrazione Lungarotti, l’abbattimento, ove necessario, ne era la conseguenza, per l’amministrazione Pecci invece inaccettabile.
Se è vero che esistono tecniche moderne per salvare i pini, a prescindere dalla classificazione e dall’invasività dei lavori, visto che i lavori sono stati iniziati dall’amministrazione attuale con tanto di tempi morti a cui abbiamo assistito, troppo comodo e nel contempo contraddittorio attribuire le responsabilità all’amministrazione Lungarotti.

L’amministrazione Pecci di tempo ne ha avuto, abbia il coraggio invece di dire come stanno veramente le cose, cioè che i costi e, mi permetto, le garanzie non convalidano quanto aveva promesso al proprio elettorato. E così, giorno dopo giorno, un pezzo alla volta, strada facendo, è costretta a rimangiarsi tante promesse per fare i conti con la serietà amministrativa e tecnica. E altri cinque pini saranno abbattuti.

Anche in questa circostanza, e non è la sola, il Sindaco Pecci è costretto a riconoscere che un conto è fare politica, altro conto è amministrare.
Paola Lungarotti

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