Colombi e piccioni, scatta l’ordinanza per il contenimento

Rassegna stampa del Giornale dell’Umbria
Divieto di somministrazione di cibo ed obbligo di bonificare gli edifici, controlli della Municipale
BASTIA UMBRA Al fine di salvaguardare l’ambiente, come anche la salute umana ed animale, il Comune di Bastia Umbra metterà in atto dei provvedimenti volti alla riduzione del numero dei colombi di città o torraioli. Sono infatti vigenti in città due ordinanze che, nell’ottica della riduzione del numero dei colombi o piccioni, prevedono una serie di adempimenti e in particolare: il divieto di somministrazione di cibo; l’obbligo di provvedere alla bonifica degli immobili, in particolare quelli in stato di abbandono, attraverso chiusure ed impedimenti dei posti nei quali gli stessi colombi possano nidificare. Il Comune, dunque, con un comunicato stampa ripropone all’attenzione dei cittadini il contenuto delle ordinanze, affinché i soggetti interessati si conformino alle previsioni contenute. Nel comunicato di fa presente anche che a breve inizieranno i controlli da parte del locale corpo di polizia municipale sul rispetto di quanto in narrativa. In calce l’art. 78 del regolamento comunale di Igiene approvato con D.C.C. n.26 del 17.04.2008: “Misure contro la penetrazione di ratti e volatili negli edifici”. In tutti gli edifici di nuova costruzione ed in corso di ristrutturazione devono essere adottati dal proprietario idonei interventi strutturali ed accorgimenti tecnici atti ad evitare la penetrazione dei ratti, di volatili e di animali indesiderati in genere. Anche negli edifici esistenti devono essere adottati specifici interventi per impedire la posa e la nidificazione: chiusura con reti a maglie piccole, delle finestre di soffitte, di cantine, di solai o vespai. Nei casi di edifici di particolari conformazioni strutturali, che facilitano il concentramento di piccioni devono essere chiuse o impedite con appositi dispositivi antiposa, le superfici a maggior rischio. Tra i Comuni che avevano elevato sanzioni in questo senso, anche Terni che, attraverso l’assessorato all’Ambiente aveva adottato due ordinanze per tenere sotto controllo il fenomeno dei piccioni e degli insetti. Le ammende per chi non si fosse adattato variano dai 50 ai 480 euro.

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