I 61 comuni della regione con l’aliquota ultra agevolata

Rassegna stampa del Giornale dell’Umbria
PERUGIA – La nuova normativa prevede che l’aliquota della cedolare secca al 10% sui canoni di locazione concordati è possibile nel 2014 nei comuni «ad alta tensione abitativa» e in quelli colpiti da calamità naturali e per i quali è stato decretato lo stato di emergenza da giugno 2009. Questi ultimi in Umbria sono 58. Per quanto riguarda i comuni ad alta tensione abitativa, nella regione sono 12, ma 9 di essi sono già compresi tra quelli colpiti da calamità naturali e per i quali è stato decretato lo stato di emergenza da giugno 2009. Pertanto, ai 58 municipi se ne aggiungono solo 3 e il totale dei comuni umbro in cui si applica la cedolare secca al 10% ammonta a 61. Si tratta di Allerona, Amelia, Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Bevagna, Cannara, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Citerna, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Città di Castello, Collazzone, Corciano, Costacciaro, Deruta, Fabro, Ficulle, Foligno, Fossato di Vico, Fratta Todina, Gualdo Cattaneo, Guardea, Gubbio, Lisciano Niccone, Magione, Marsciano, Monte Castello di Vibio, Monte Santa Maria Tiberina, Montecchio, Montefalco, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Montone, Narni, Nocera Umbra, Orvieto, Otricoli, Paciano, Panicale, Parrano, Passignano, Perugia, Piegaro, Pietralunga, Porano, San Giustino, San Venanzo, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spoleto, Todi, Torgiano, Terni, Trevi, Tuoro, Umbertide, Valfabbrica, Vallo di Nera, Valtopina.

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