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Santa Messa e Mostra del Dono alla chiesa di San Nicola a Bastiola
Santa Messa e Mostra – di Marcello Migliosi (Direttore) – L’Associazione “Se’ de la Bastiola si” presieduta Norberto Pizzardi, invita tutti i residenti di Bastiola e non solo a partecipare alla Santa Messa che si terrà domenica 22 dicembre alle ore 16:30 nella Chiesa di San Nicola, situata sotto il ponte del “Chiagio” . La funzione offrirà l’opportunità di commemorare i propri cari defunti attraverso la preghiera.
Al termine della celebrazione, è previsto un brindisi per scambiarsi gli auguri di Natale. Inoltre, i partecipanti potranno visitare la “Mostra del Dono”, un’esposizione di oggetti cari ai cittadini di Bastiola, legati a momenti significativi della loro vita e ai propri affetti.
La Chiesa di San Nicola: un patrimonio storico
La Chiesa di San Nicola, dedicata a San Nicola di Bari, vescovo di Myra, è un edificio di rilevanza storica per la comunità di Bastiola. Costruita probabilmente dopo l’anno Mille, la chiesa è menzionata per la prima volta in un documento catastale del 1354 come “Sanctus Nicolaus de Ponte Claxi”. In origine, faceva parte di un ospedale, l’Hospitale Pontis Chiascii, destinato all’accoglienza di forestieri e pellegrini in transito lungo la strada tra Perugia e Assisi.
Nel corso dei secoli, raccontano quelli dell’Associazione fondata da Andrea Tabarrini (secondo presidente Anna Scapicchi), la chiesa, come riportato nel sito del Comune, ha subito diverse trasformazioni. Un inventario del 1593 la indica come “Nicolò dell’Isola Romanesca”, inizialmente soggetta alla pieve di Sant’Angelo e successivamente affidata ai Frati Minori Conventuali. Nel 1708, l’abate Francesco Angelini di Assisi ne curò una ricostruzione, come attestato da un’iscrizione dell’epoca. Attualmente, la chiesa è incorporata in un’abitazione privata che apparteneva alla famiglia Ridolfi, conservando la sola cappella come luogo di culto.
Se’ de la Bastiola Si, tra iniziative culturali e solidarietà
Programma dell’evento
- Data: Domenica 22 dicembre
- Ora: 16:30
- Luogo: Chiesa di San Nicola, Bastiola
Attività previste:
- Santa Messa con possibilità di ricordare i propri cari defunti
- Brindisi natalizio comunitario
- Visita alla “Mostra del Dono”
La Mostra del Dono: un legame tra passato e presente
La “Mostra del Dono” rappresenta un’iniziativa volta a valorizzare la memoria collettiva della comunità di Bastiola. Gli oggetti esposti sono testimonianze personali che raccontano storie di vita, affetti e tradizioni, creando un ponte tra le generazioni e rafforzando il senso di appartenenza al territorio.
Un invito alla partecipazione
L’Associazione “Se’ de la Bastiola si” incoraggia tutti i cittadini a prendere parte a questa celebrazione, sottolineando l’importanza della condivisione e della solidarietà, specialmente nel periodo natalizio. La partecipazione all’evento rappresenta un’occasione per riscoprire le proprie radici, onorare la memoria dei defunti e rafforzare i legami comunitari.
Il fiume Chiascio nel “Paradiso” di Dante
Il fiume Chiascio nel “Paradiso” di Dante
Il fiume Chiascio, che scorre nella piana di Valfabbrica e che col suo punto di guado si è reso “protagonista” dell’attraversamento da parte di San Francesco, nei pressi della Badia benedettina, è citato nella Divina Commedia dal sommo poeta Dante Alighieri, precisamente nel Canto XI del Paradiso che parla appunto del Poverello di Assisi, con particolare riferimento al luogo della sua nascita.
Canto XI Paradiso (versi 43-54)
Intra Tupino e l’acqua che discende
del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d’alto monte pende, 45
onde Perugia sente freddo e caldo
da Porta Sole; e di rietro le piange
per grave giogo Nocera con Gualdo. 48
Di questa costa, là dov’ella frange
più sua rattezza, nacque al mondo un sole,
come fa questo tal volta di Gange. 51
Però chi d’esso loco fa parole,
non dica Ascesi, ché direbbe corto,
ma Oriente, se proprio dir vuole. 54
Il luogo della nascita di San Francesco (43-54)
In questi versi si spiega che tra i fiumi Topino e Chiascio (quest’ultimo scende dal monte Ausciano dove il beato Ubaldo si ritirò in eremitaggio) digrada la fertile costiera del monte Subasio, dalla quale Perugia riceve il calore estivo e il freddo invernale dal lato di Porta Sole; dalla parte opposta del monte ci sono invece Nocera Umbra e Gualdo Tadino, in posizione svantaggiosa.
Da questa costiera del monte, dove essa è meno ripida (ad Assisi), nacque un Sole per il mondo (San Francesco), come il Sole vero e proprio sorge talvolta dal fiume Gange (all’equinozio di primavera, quando è più luminoso).
Perciò, se qualcuno parla di quella città, non la deve chiamare Ascesi (Assisi), ma Oriente, poiché ha dato i natali al Santo.
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