Lo Spiffero, questione pini, dalla polemica alla motosega

Cinque alberi tagliati in via San Francesco

Lo Spiffero, dalla polemica alla motosega

Lo Spiffero, questione pini, dalla polemica alla motosega

Lo spiffero – L’amministrazione comunale di Bastia Umbra ha dato il via all’abbattimento di cinque pini in via San Francesco, con un’ordinanza firmata il 30 gennaio 2024 dal sindaco. La decisione arriva dopo una serie di polemiche e valutazioni tecniche, che hanno coinvolto anche altre zone della città, tra cui via Manzoni, via Marsala e via Roma. Già nei mesi scorsi erano stati eliminati tre pini a seguito di una relazione agronomica depositata a luglio 2024.

Il contesto e il progetto di riqualificazione

La questione degli alberi in via San Francesco ha origini lontane e si inserisce nel più ampio piano di riqualificazione urbana promosso dalla precedente amministrazione guidata da Paola Lungarotti. Il progetto, finanziato con fondi PNRR e risorse comunali, prevedeva l’abbattimento di 22 pini in via San Francesco e di 2 alberi in via Roma, che interferiscono con il progetto. A seguito delle due diffide che l’avvocato del comitato salviamo i pini mandò al comune, vennero commissionate delle verifiche tecniche. Il risultato è che ora i pini da abbattere in via Roma sono diventati 6 perché ritenuti pericolosi.

Tuttavia, la decisione aveva suscitato forti proteste, culminate nella nascita del comitato “Salviamo i Pini”, guidato da Paolo Ansideri, attuale assessore della nuova giunta progressista insediatasi dopo le elezioni di giugno 2024. Il comitato aveva raccolto firme per chiedere soluzioni alternative all’abbattimento, affidando il recupero degli alberi a ditte specializzate.

Il cambio di amministrazione e la nuova valutazione

Con il cambio di giunta, la nuova amministrazione ha cercato di rivalutare la questione, incaricando lo stesso agronomo che aveva certificato la pericolosità degli alberi. Tuttavia, la relazione ha confermato che-, a seguito dei lavori stradali, gli alberi sarebbero stati esposti a un rischio elevato di ribaltamento e, dunque, andavano abbattuti.

Stessa sorte, nei giorni scorsi, in Piazza Italia a Perugia. Un albero di 30 metri è stato abbattuto dopo essere stato classificato in classe D, ovvero ad alto rischio di caduta.

Il destino degli altri pini

L’abbattimento dei cinque pini in via San Francesco potrebbe essere solo il primo passo. La relazione agronomica del luglio 2024 aveva già individuato sette pini ad alto rischio in via Roma e altre piante potenzialmente pericolose in via Manzoni e via Marsala. Si attendono dunque nuove decisioni da parte dell’amministrazione per garantire la sicurezza delle aree pubbliche.

Dalle polemiche alla motosega

Nonostante le proteste e le alternative proposte, il Comune ha stabilito che l’abbattimento era la soluzione più sicura ed economicamente sostenibile. Il dibattito sui pini di Bastia Umbra sembra dunque destinato a proseguire, con il rischio che nei prossimi mesi possano arrivare nuove ordinanze di abbattimento.

Il progetto approvato prevedeva di abbartene due che interferiscono con il progetto. A seguito delle due diffide che l’avvocato del comitato salviamo i pini mandò al comune, vennero commissionate delle verifiche tecniche. In seguito a queste i pini da abbattere in via Roma sono diventati 6 perché ritenuti pericolosi

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